Le aziende del Nordest necessitano di maggiori competenze se vogliono internazionalizzare

3 09 2013

Italia-NordEstSecondo un’indagine condotta dall’Area Executive Education della Fondazione CUOA, il 70% delle aziende del Nordest non ha conoscenze sufficienti per affrontare il mercato internazionale. Dalla compilazione di un questionario sottoposto ad un campione di imprenditori e manager delle imprese del Nordest è emerso infatti un deficit di conoscenze in tema d’internazionalizzazione e contemporaneamente una forte propensione all’export (considerato una delle poche vie per uscire dalla crisi), per cui si renderebbe necessaria una maggiore formazione. L’84% delle aziende campione ha risposto tra l’altro di sviluppare già business con mercati esteri, per i quali però non è sufficiente vendere ed essere presenti, ma occorre affinare specifiche competenze manageriali, coinvolgere l’intera struttura organizzativa e conoscere la cultura del Paese in cui si va ad operare. Dall’indagine emerge inoltre l’importanza di reperire finanziamenti per un’ottimale gestione internazionale dell’azienda, in particolare attraverso la costituzione di partnership con enti e l’accesso a gare d’appalto internazionali.





App, settore italiano all’avanguardia che punta soprattutto all’estero

3 08 2013

App750 nuovi software sviluppati nel settore dei dispositivi mobili nel 2012 con una crescita del 25% e un ricavo totale di 118 milioni di euro per le app a pagamento: è la situazione fotografata dall’Osservatorio mobile Internet, content & apps della School of Management del Politecnico di Milano. La app economy è un quindi settore italiano in crescita e vincente, ancora di più se punta all’estero, come dimostrano 3 case histories. Beintoo, piattaforma che unisce gaming online e ecommerce (videogiochi collegati a circa 100 imprese con in palio sconti sui prodotti), è nata nel 2011 dall’idea di un ingegnere catanese; oggi vanta 500 milioni di giocatori, ricavi di 400mila euro a fine luglio 2013 e mercati di punta Usa e Cina. Musixmatch: fondata da un ingegnere pugliese, mette insieme testi delle canzoni e mp3 degli smartphone; nata del 2011, conta 17 milioni di utenti, un giro d’affari tra i 5 e i 10 milioni di euro nei prossimi 3 anni e punta sul mercato internazionale: l’app è in 20 lingue, i testi delle canzoni in 40 e i primi mercati sono Usa, Giappone e Corea del Sud. Sempre un ingegnere, 31enne e calabrese, ha inventato Cerberus, app antifurto per la sicurezza dello smartphone (fornisce il controllo da remoto del telefonino rubato); anche questa è stata inventata nel 2011 e ha oggi 650mila utenti attivi (con 1.370.000 installazioni totali) e un fatturato medio mensile di 25.000 euro; ancora una volta il successo è stato decretato dall’estero: tradotta in 30 lingue, l’App è maggiormente scaricata in Usa, Spagna e Brasile.





La ricetta di Rich Lessing per attrarre in Italia capitali dall’estero: “puntare innanzitutto sul turismo”

29 07 2013

Rich LessingRich Lessing, chief executive di Boston Consulting group, ha sottolineato come “la debolezza economica dell’Italia si riflette nella scarsa propensione degli investitori esteri a dirottare flussi di risorse verso il Paese. Una nostra ricerca evidenzia che l’Italia intercetta soltanto una modesta frazione degli investimenti diretti dall’estero a livello globale, con una media di appena 12 miliardi di dollari l’anno nel periodo 2008-2012, pari a un modesto 0,6% del Pil. Il Paese più virtuoso in Europa, la Gran Bretagna, attrae flussi 5 volte superiori mentre altre economie del sud Europa come la Francia e la Spagna hanno un risultato 3 volte superiore”. Secondo lui “un settore fondamentale per l’economia italiana”, a parte quello manifatturiero che ci vede secondi in Europa “è quello del turismo che potrebbe diventare un motore di crescita decisivo nei prossimi anni. Il Boston Consulting group ha realizzato per il Ministero degli Affari regionali un piano strategico che può portare, da oggi al 2020, un beneficio di 30 miliardi di euro in termine di Pil, con la creazione di 500mila nuovi posti di lavoro”.





Per internazionalizzare nei nuovi mercati

15 07 2013

Internazionalizzare nuovi mercatiOggi l’Italia, con il suo sistema economico, si trova in condizione di non riuscire più a trattenere le proprie eccellenze, come ha dimostrato, per esempio, la vendita di Loro Piana al colosso francese del lusso Lvmh. Le dimensioni sono divenute fondamentali nel mercato globalizzato, soprattutto per l’internazionalizzazione, in quanto garantiscono condizioni migliori nella distribuzione, nella pubblicità, nella logistica e nell’acquisizione di competenze manageriali. Il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha evidenziato che tre quarti dell’incremento del Pil dei prossimi anni verrà dalle economie emergenti, spesso mercati dalle dimensioni gigantesche come la Cina, per affrontare i quali, saranno necessarie aziende strutturate.





Turismo 2013: l’Italia, un paese desiderato da tutti ma non sempre ‘acquistato’

5 07 2013

Turismo ItaliaSecondo il rapporto “Impresa Turismo 2013” dell’Isnart, l’Istituto nazionale di ricerche turistiche, l’Italia è ancora sinonimo di cultura, enogastronomia e shopping di qualità. Il giudizio degli stranieri sull’offerta turistica del territorio si sintetizza in un voto 7,9 (su 10). Interessante l’intervento di Maurizio Maddaloni, presidente dell’Isnart, che evidenzia il forte potenziale di miglioramento della nostra offerta: “L’Italia è un Paese desiderato da tutti. Tuttavia solo nel 33% dei casi alla richiesta segue anche l’acquisto del viaggio verso l’Italia, quota lontana dai numeri relativi al desiderio espresso dalla domanda ma, comunque, in crescita rispetto al 2012, quando l’acquisto si fermava al 27%”. Quindi l’aumento è reale e consistente ma tra l’espressione del ‘desiderata’ nelle ricerche di mercato e l’effettivo acquisto di una meta nel nostro Paese, vi è ancora un fortissimo divario che andrebbe al più presto approfondito.





Il decreto per sostenere l’internazionalizzazione delle PMI

23 06 2013

Decreto internazionalizzazioneIl Decreto direttoriale del 21 giugno 2013 ha definito modalità e criteri per favorire le attività di promozione e i progetti di internazionalizzazione in sostegno delle PMI, aumentando i fondi e rendendo più efficiente l’Istituto del Commercio Estero (ICE). I fondi 2013 sono pronti per essere erogati ad Associazioni, Enti, Istituti e Camere di Commercio italo-estere che ne facciano richiesta, con l’obiettivo di sostenere lo svolgimento di un progetto composto da una o più specifiche attività di promozione all’internazionalizzazione in favore delle piccole e medie imprese. C’è tempo fino al 30 settembre 2013 per accedere ai contributi concessi.





Sos impresa in crisi? Continua l’opera di “Lifeguard”, il primo punto di ascolto-soccorso per imprese in difficoltà – Camera di Commercio di Monza e Brianza

19 06 2013

LifeguardLa Camera di Commercio di Monza e Brianza, in collaborazione con Formaper, mette gratuitamente a disposizione delle imprese brianzole un team formato da tutor e consulenti d’impresa specializzati con la finalità di sostenere le imprese del territorio in questo difficile momento di congiuntura. Lifeguard sostiene le imprese della Brianza attraverso un’assistenza specifica, uno sportello di consulenza d’impresa con informazioni su bandi e sulle convenzioni con gli istituti di credito. I colloqui verranno organizzati presso la seda di Monza. Per informazioni e richieste di appuntamento: 039.2807446. Nello specifico, le imprese avranno la possibilità di confrontarsi con un esperto sulle difficoltà incontrate, valutando la possibilità di ricorrere a uno o più servizi offerti dalla Camera di Commercio. Tale momento personalizzato di analisi potrà consentire all’imprenditore sia di ricevere una panoramica completa dei servizi e delle informazioni fruibili sull’intero territorio, sia di condividere una riflessione puntuale sulla strategia per posizionare la propria impresa nel modo più efficace ad affrontare il mercato. Si forniranno inoltre all’imprenditore in difficoltà chiavi di lettura nuove, con la possibilità di predisporre eventuali momenti di assistenza personalizzata specialistica e formativi.





Le PMI che internazionalizzano hanno meno problemi finanziari

6 06 2013

PMI che internazionalizzanoSecondo il rapporto Focus PMI di Lexjus Sinacta, realizzato dall’istituto Tagliacarne su un campione di 1600 PMI, le imprese più internazionalizzate hanno migliori parametri di tenuta finanziaria. Il rapporto con le banche da parte delle imprese che, malgrado la crisi, riescono ad internazionalizzare, è ad esempio più proficuo: fra le aziende che esportano nel mercato europeo la percentuale di chi non ha problemi finanziari è del 65,6%, fra quelle proiettate su altri mercati internazionali del 69,4% (contro il 57,4% di quelle concentrate solo sul mercato italiano). Le piccole e medie aziende hanno però, nella maggioranza dei casi, problemi con le banche, indispensabili per l’internazionalizzazione. Per il 43% delle PMI, infatti,  il supporto bancario è parte integrante nel processo di internazionalizzazione ed esistono criticità: il 25,7% delle imprese ritiene che, che se ci fosse un atteggiamento maggiormente proattivo da parte delle banche, si proietterebbe sui mercati esteri. Lo sbocco sui mercati esteri è considerato un volano di sviluppo importante per le PMI, soprattutto in tempi di forte contrazione del mercato interno, anche perché il Made in Italy all’estero ha notevoli potenzialità.





“Eat Sicily, fine food, wine&drinks”

20 05 2013

Eat SicilyIn Italia si stabiliscono, oltre ad accordi verticali, anche alleanze orizzontali: un contratto di rete (che consente anche agevolazioni fiscali), con un fatturato aggregato di quasi 50 milioni, è stato costituito qualche giorno fa da 4 aziende storiche dell’agroalimentare siciliano e la banca Carige, con il nome di “Eat Sicily, fine food, wine&drinks”; uno simile ne ha adottato anche De Cecco (per la propria Rete), aperto ad integrazioni con i produttori agricoli locali.





Il Made in Italy di qualità che rappresenta un’opportunità di rilancio

1 05 2013

Laurameroni be different be uniqueLa proposta di un Made in Italy di Qualità, soprattutto per quanto concerne settori vitali come quelli del design, della moda, dell’alimentare e del turismo può essere la risposta giusta per consentire alle nostre imprese di posizionarsi al meglio su mercati resi sempre più complessi dalla globalizzazione. Laurameroni Design Collection rappresenta alla perfezione questa definizione nel settore dell’arredamento e del design di lusso per una casa unica ed esclusiva; il suo claim è “Be Different Be unique” e unisce tradizione, differenza, unicità e originalità per la cura dei dettagli, la scelta dei materiali di alta qualità e la personalizzazione. I mobili Laurameroni pongono molta attenzione al trattamento delle superfici e al senso tattile: sono realizzati attraverso la collaborazione tra architetti e artigiani specializzati, che trasformano le forme lineari e semplici in opere uniche. Il risultato è una combinazione tra Arte, Design e Architettura, tre parole che descrivono la filosofia del marchio Laurameroni.





L’agroindustria italiana punta sulla filiera (e non sul polo)

30 04 2013

10-3-2000  Mantova Nella foto: la terra seccata dalla siccità nelle campagneIl made in Italy del settore agroindustriale non è disponibile a fare alleanze con i propri pari, cioè a creare poli ma lo è a fare accordi di filiera con i propri fornitori. La filiera garantisce infatti qualità e tracciabilità dei prodotti, affronta meglio il problema della volatilità dei prezzi delle materie prime ed ancora meglio i brand al territorio. Sono numerosi gli esempi di grandi industrie italiane del settore che hanno scommesso sulla filiera. Barilla ha un accordo storico di fornitura di grano duro  in Emilia; De Cecco ha un protocollo di ricerca con Sis (Società Italiana Sementi) per incrementare la produzione di frumento duro; Granarolo ha la base societaria nella filiera allevatori-trasformatori e Ferrero ha un piano di protocollo fino al 2020 con i fornitori di materie prime, con l’obiettivo di arrivare ad una certificazione di sostenibilità al 100% (e uno dei suoi prodotti principali, la Nutella, ha una filiera con aziende pilota in diversi Paesi per la fornitura di nocciole). La filiera è apprezzata anche fuori dall’Italia: le multinazionali del caffè stanno aumentando il supporto agli agricoltori per assicurarsi semi di qualità per le capsule monoporzione.





Officine Formative e AdottUp

24 03 2013

AdottUpSi chiama AdottUp ed è il progetto lanciato da Intesa Sanpaolo e Confindustria Pmi per “allevare in casa” le imprese innovative di domani. Per questo progetto, Intesa Sanpaolo ha messo sul piatto un plafond da 200 milioni di euro, ma ha fatto anche una cosa più importante. Ha dato vita alla piattaforma Officine Formative (www.officineformative.it), una scuola-laboratorio che svolge anche attività di tutorship diretta, “in presenza” per chi vuole imparare a creare nuove imprese attraverso un programma formativo qualificato che affronta tutti i passaggi che consentono di immaginare, disegnare, creare una start- up. Oltre a prevedere un periodo in laboratorio, per sviluppare l’idea con il supporto degli esperti di Intesa Sanpaolo. Un punto di raccordo che mette a sistema anche altre due iniziative già lanciate dal gruppo e che operano sullo stesso target, come la Start-Up Initiative e Atlante Ventures. Le Officine Formative rappresentano il primo hub di riferimento per chi ha un’idea di impresa innovativa e vuole aderire al progetto. Qui trova formazione, attività di counseling e un network di esperienze e di know-how. Ma Officine Formative si occupa anche di fare da filtro, in collaborazione con un pool di esperti di Confindustria, di selezionare le start-up che sono pronte per l’adozione da parte di una Pmi, di creare il matching e di accompagnare l’attività di tutoraggio.





Con il digitale risparmi per 800 milioni di elettricità

5 02 2013

Sostenibilità





“Distretti sul web” per la digitalizzazione delle PMI

3 02 2013

Distretti sul webUn’iniziativa di Google e Unioncamere, con la collaborazione del ministero dello Sviluppo Economico, mira alla digitalizzazione dei distretti industriali nel nostro Paese. Si chiama “Distretti sul Web” e coinvolgerà 20 giovani che, con una borsa di studio di 6.000 euro ciascuno, metteranno a disposizione le proprie competenze tecnologiche per formare Piccole e medie imprese di 20 distretti, per mostrare loro come aprire attività su Internet.





PMI statunitensi: Twitter non influente, bene LinkedIN

29 01 2013

Secondo un’indagine condotta dal Wall Street Journal e Vistage International, sei su dieci piccoli imprenditori affermano che i social media sono strumenti preziosi per la crescita della loro azienda, ma la maggior parte di essi, non è particolarmente impressionata dalle potenzialità di Twitter. Solo il 3% degli 835 imprenditori intervistati, infatti, considera Twitter come lo strumento social con le maggiori potenzialità per il proprio business. APPROFONDISCI





Il business Plan

22 01 2013

Business planIl Business Plan è il ‘cuore’ di un’innovazione che deve essere applicata, sia che si tratti di start up, sia di innovazione all’interno di un’azienda avviata. Il business plan è uno strumento di fondamentale importanza per le attuali e future scelte strategiche di ogni azienda e Piccola Media Impresa. Come fare? Qui di seguito tre portali dove trovare esperti, corsi e suggerimenti: Mondopmi, Businessplan, Formaper.





Graduatoria dei post più letti nel blog di QUESTIO

17 01 2013

Blog Questio 2Eccola la graduatoria dei post più letti nel blog di Questio (Quality Evaluation in Science and Technology for Innovation Opportunity, è una mappatura dei Centri di ricerca e innovazione – CRTT – ideata da Regione Lombardia)… Notate come un articolo dall’apparente interesse di nicchia sia al terzo posto! TopTen. Post più letti: “European Innovation Scoreboard 2008” (2977 volte); “Il finanziamento al TT e l’innovazione in Italia” (1902 volte); “Navigare fa bene al cervello” (1828 volte); “Ritardi sul futuro” (1809 volte); “Pubblicazioni UE” (1732 volte) e “Vertigini di un mondo pazzo” (1727 volte). GUARDA IL BLOG.





La mancanza di qualifiche in Italia porta a mezzo milione di posti di lavoro inutilizzati

15 01 2013

Il giornalista del Corriere della Sera Pietro Ichino, già qualche mese fa, portava alla ribalta il problema dei posti di lavoro scoperti per mancanza di qualificazione in Italia (oltre all’inconoscibilità di milioni di occasioni lavorative che il mercato offre ogni anno, in ogni parte della Penisola). Il più importante ‘giacimento occupazionale’ è infatti costituito dagli skill shortages, cioè dai posti di lavoro che restano permanentemente scoperti per mancanza di manodopera dotata della qualificazione necessaria per occuparli. Dall’ultimo censimento svolto da Unioncamere nel 2011 risultano 117.000 posizioni di lavoro disponibili, sparse in tutte le regioni italiane, distribuite in tutti i settori e tra tutti i livelli professionali. Gli studiosi di economia e di sociologia del lavoro avvertono, peraltro, che gli skill shortages effettivi sono molti di più: almeno mezzo milione. Partendo da questo presupposto, Pietro Ichino dà alcuni suggerimenti, strategie e soprattutto investimenti “che sono certamente alla nostra portata” e che potrebbero portare allo sfruttamento di queste sacche lavorative inutilizzate. APPROFONDISCI.





Make your start up: workshop per far crescere la propria azienda o realizzare una startup

13 01 2013

Imma MakeyourstartupAndrea Zoppolato, founder Neoenews, che ha partecipato a Inno2days Milano il 29 maggio 2012 con l’intervento “Vivaio: far tornare Milano come protagonista internazionale”, è l’organizzatore del workshop “Make your start up”. 19 tra docenti, ex startupper e attuali professionisti di successo con un background aziendale aiutano i partecipanti ad ottenere maggiori risultati dalla propria azienda o nello startup di una nuova idea. Il workshop si svolgerà dal 23 febbraio 2013 per 4 weekend a Milano e chi si iscriverà riceverà consigli sulle idee di business da parte di mentori di eccezione. PER INFORMAZIONI.





Philip Kotler: “se non usate i social media, siete morti!”

11 01 2013

Philip KotlerE’ quello che pensa la massima autorità mondiale nell’ambito del marketing e grande esperto di marketing strategico Philip Kotler in riferimento alle attività di marketing, secondo quanto ha dichiarato al World Business Forum. Kotler sostiene però che bisogna avvicinarsi ai social media con il giusto approccio, utilizzando i canali tradizionali ed evitando il tecnoentusiamo. Secondo il massimo esperto di marketing, il futuro sarà ibrido e l’alternativa è tra innovare e morire.