Business tecnologico e squadra interattiva a “La Borsa delle idee”

26 03 2012

“Una squadra interattiva per un business tecnologico”: ecco un altro concept emerso a “La borsa delle idee” di Flipfly, il 6 marzo durante l’Innovative Afternoon Inno2days di Monza. Ed ecco la spiegazione dell’idea, che in realtà ne racchiudeva 3: “più aziende coinvolte che giocano all’interno di una stessa squadra di un virtual game da realizzare con l’aiuto dei social media (Twitter, Facebook, ecc.). Altra idea: ‘La pesca miracolosa. Fai rete per il tuo business’. Terza idea: ‘Un puzzle per un business tecnologico’”. Ha avuto in totale 15 voti e 2 commenti: Commento 1: “Buona l’idea e ottimo il titolo”; Commento 2: “Bello il titolo!”.





Business game, Inno2days Monza, 6 marzo 2012: “Conoscenza”

24 03 2012

“Conoscenza” è un’altra delle idee emersa durante il business game “La borsa delle idee” di Flipfly (presentato da Alberto Negrini, partner Flipfly), durante il pomeriggio dell’ultimo Inno2days, svoltosi il 6 marzo 2012 alla Camera di Commercio di Monza e Brianza. 16 voti hanno premiato quest’idea, che proponeva di “creare attraverso il web 2.0, o meglio, promuovere attraverso un canale interattivo (Internet e tv), una cooperazione all’interno del Consorzio delle aziende lombarde, per lo scambio di idee e possibili innovazioni. Una condivisione di conoscenza”. I 2 commenti apposti alla scheda hanno dato ulteriori suggerimenti: “Titolo campagna: Facciamo rete. Creare un canale You Tube in cui le competenze e le esperienze di ogni azienda siano a disposizione di tutti” e “Creare tutorial in rete. Ogni azienda insegna e trasmette qualcosa ad un’altra”. Il business game “La borsa delle idee” ha occupato un’intera parte dell’Innovative Afternoon Inno2days Monza, con una adesione entusiasta da parte di tutti i partecipanti.





“Non essere egoista”: un’idea dal business game di Inno2days Monza

20 03 2012

Durante il business game “La borsa delle idee” di Flipfly all’Innovative Afternoon Inno2days di Monza è emersa l’idea “Non essere egoista”. “Un pezzo di pane passa tra più mani e finisce per comporre una bella pagnotta. Slogan finale: ‘Insieme si mangia, da soli si muore’. Si può veicolare tramite un video sulla tv, su You Tube, su Facebook ecc., più sulla stampa solo con foto e slogan”. Questo il concept dell’idea, che ha avuto 2 ‘I like’, 2 commenti positivi e 6 voti.





Le interviste ad alcuni oratori a Inno2days Monza su You Tube

15 03 2012

Alcuni dei partecipanti all’Innovative Afternoon Inno2days (il il 6 marzo 2012 alla Camera di Commercio di Monza e Brianza) hanno rilasciato un’intervista alla tv della Camera di Commercio di Monza e Brianza, parlando dell’open day e dell’innovazione. Potete trovarle sul canale You Tube di Inno2days, http://www.youtube.com/InnovativeDays.
Ecco i link delle varie interviste:
SUSY LONGONI
GIANNI TARTARI
ALBERTO NEGRINI
SERGIO TODDE
GIUSEPPE ARDITI
PAOLA FAVARANO, FABRIZIO BELLAVISTA E FRANCESCA VIGORELLI con un video sull’evento trasmesso da Monza e Brianza tv.





Una domanda determinante lanciata a Inno2days da Gianni Tartari

13 03 2012

All’Innovative Afternoon Inno2days di Monza è stato chiesto chi conoscesse la funzione dei Centri di Ricerca in Italia; solo due persone hanno alzato la mano. Gianni Tartari, CNR – Responsabile Unità Organizzativa di Supporto (RUOS) Istituto di Ricerca Sulle Acque-Consiglio Nazionale delle Ricerche (IRSA-CNR), si è detto molto dispiaciuto di questo e si è chiesto come si possa uscire da una situazione del genere… “Un Paese come il nostro che non punta sull’innovazione, in un momento di crisi, compie un passo molto rischioso, dalle conseguenze inimmaginabili” ha dichiarato. “In CNR abbiamo però orgoglio e voglia di fare e il nostro impegno è quello di aprirsi sempre di più al territorio” ha concluso presentando l’Unità Organizzativa di Supporto  di Brugherio, la cui mission è ‘coerenza per 40 anni’.





Le presentazioni di tutti gli interventi all’Inno2days Monza sono disponibili

9 03 2012

Tutte le presentazioni dell’Innovative Afternoon Inno2days che si è svolto il 6 marzo 2012 alla Camera di Commercio di Monza e Brianza sono state caricate sul canale Slideshare di Inno2days, all’indirizzo http://www.slideshare.net/Inno2Days.





Innovazione, leadership, ricerca e apertura sul territorio

2 03 2012

Ecco l’intervista rilasciata da Gianni Tartari, responsabile Unità Organizzativa di Supporto (RUOS) Istituto di Ricerca Sulle Acque-Consiglio Nazionale delle Ricerche, presente con uno speech a Inno2Days Monza: “premetto alla mia risposta un fattore che io reputo fondamentale: un Paese – il nostro – che non punta sull’innovazione, in un momento di crisi, compie un passo molto rischioso, dalle conseguenze inimmaginabili. Nell’82, quando scoprii che in Brianza la produzione di eliche marine alimentava un forte export su scala mondiale, ne rimasi molto colpito. Ecco, ora mi chiedo dove sia finita questa spinta enorme all’innovazione ed alla leadership. Sento spesso fare paragoni ma se la Brianza vuole somigliare, per esempio, alla Baviera, non stiamo agendo nel modo giusto: in Baviera credono nella ricerca pubblica ed investono facendo in modo, contemporaneamente, di creare sinergia tra la ricerca privata e quella pubblica. E qui in Brianza? Detto questo, ecco quali sono, secondo me, i freni che ritardano l’innovazione per quanto riguarda la ricerca pubblica: la compressione della spesa – a causa dei tagli – ha affaticato le strutture ed ha aumentato i costi; tutto il settore pubblico è sotto pressione burocratica (per contenere la spesa ma anche per contenere la corruzione e l’espandersi delle organizzazioni criminali); soffriamo nel non poter acquisire nuove figure professionali (nel nostro caso mancano professionalità tecniche). In CNR abbiamo però orgoglio e voglia di fare e il nostro impegno è quello di aprirsi sempre di più al territorio”.





Confindustria Digitale a sostegno delle startup innovative

2 03 2012

Richiesta di agevolazioni fiscali, meno burocrazia e una sensibile riduzione della tassazione per chi si fa sponsor dell’imprenditoria figlia del web 2.0: questo è ciò che chiede al Governo Confindustria Digitale. Nel pacchetto di proposte per la crescita presentato alla Cabina di regia sull’Agenda digitale del Governo, Confindustria Digitale ha insistito inoltre sulla creazione di un mercato reale di venture capital capace di sostenere lo sviluppo delle startup italiane. Le piccole e micro imprese, grazie al web, realizzano nuovi servizi digitali che, modernizzando quelli tradizionali, creano nuove applicazioni; sostenute dal Governo, potrebbero essere sempre più protagoniste in futuro.





L’importanza di fare network non è una problematica ‘da salotto’: incide fortemente nelle capacità di reazione in tempo di crisi

2 03 2012

“Il ‘far sistema’ è una parola che spesso non viene ‘individuata’ con facilità… Cito alcuni esempi. I Cinesi sono fautori del FARE SISTEMA per eccellenza. Tutto il loro agire va in questa direzione: la loro è una vera e propria rete indipendente nella quale tutti si aiutano in un continuum ispirato anche alle influenze taoiste della propria cultura.

Un altro esempio che abbiamo incontrato nella sessione di Varese è stato quello di tre aziende familiari che hanno fatto network grazie anche ad un centro accreditato Questio che li ha aiutati nella realizzazione del progetto.

Un altro esempio ancora: il Consorzio dei Vini del Trentino; i Soci del Consorzio sono oltre 120 e rappresentano circa 7.500 viticoltori e, a differenza di altri consorzi, stanno ottenendo risultati positivi.

Chiudo con un esempio favorito da Inno2days attraverso contatti off e online sul nostro blog: Laura Sonzogni, presente all’Inno2days di Bergamo, cercava partners e opportunità per fare sistema per Settimocielo, progetto nato per la valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti a marchio tipico geografico ‘Prodotti della Valle Brembana’. Ha trovato chi ha fatto sistema con lei grazie a un post sul nostro blog…”.

                                                                                              Fabrizio Bellavista





I problemi delle PMI

2 03 2012

Il 98% del tessuto produttivo italiano è costituito da piccole e medie imprese, che in questo periodo soffrono a causa dei ritardi nei pagamenti, in particolare da parte dell’amministrazione pubblica e per il credit crunch (il rischio di non poter ottenere credito). Se ne è parlato a Roma nel convegno “Sosteniamo le nostre imprese: nuove misure per l’accesso al credito”, organizzato dalle Camere di Commercio di Roma e Milano. Durante questo incontro si è discusso in particolare delle misure urgenti richieste al Governo per sostenere il tessuto imprenditoriale italiano: portare in primo piano in sede europea le difficoltà in cui imperversano le PMI a causa delle stringenti politiche di controllo delle banche e la necessità di nuovi finanziamenti strutturati che sappiano garantire una crescita delle imprese senza eccessivi rischi.





Paola Favarano introdurrà la sessione di CAMBIAmente, in programma dalle ore 14.30 a Inno2days Monza

1 03 2012

Paola Favarano, che introdurrà la sessione di CAMBIAmente ed il Business Game “La borsa delle idee” condotta da Alberto Negrini di Flipfly, è da un decennio psicologa del lavoro, specializzata in comunicazione, problem solving e coaching strategico presso la scuola di Giorgio Nardone, allievo e socio di Paul Watzlawick. E’ anche Formatrice Certificata in ‘6 cappelli per pensare’, la metodologia di Edward De Bono per favorire la creatività manageriale e dal 2011 Responsabile Centro Formazione presso MWH (è anche cantante Punk Rock con i Rought Sinapp’s). Questa la sua risposta all’inchiesta di Inno2Days: “innovazione: ‘azione nel nuovo’, significa portare concretamente avanti i progetti creativi. I freni che possiamo trovare nelle PMI, ma anche in ciascuno di noi, derivano anche da aspetti di tipo psicologico come la paura dell’incognito che ogni cambiamento può portare, che spesso vincola a ripetere comportamenti ancorati alle abitudini, benché magari sbagliati e la mancanza di obiettivi forti dal punto di vista strategico, che porta a cercare soluzioni che possano funzionare a breve termine, ma che, in questo modo, faticano ad essere innovative. Chiudo con una citazione: ‘Non sono le cose a preoccuparci, ma le opinioni che abbiamo di esse’ (Epitetto)”.





Le aziende devono avere l’OTAKU per intraprendere un nuovo modello di business

1 03 2012

Barbara Perrone, Tec Monza: “i i freni maggiori che impediscono l’innovazione nelle PMI consistono in un problema ‘culturale’, ossia l’impreparazione a fare ricerca, sperimentazione e formazione. Nel corso del tempo si sono costruiti modelli di business basati solo sulla ricerca di un prodotto volto a conquistare maggiori consensi possibile, senza pensare che il  mercato potesse mai frammentarsi. In questo momento i target si sono diversificati rendendo difficile per le aziende non flessibili e senza la capacità  di guardare oltre i dati, di comprendere i propri interlocutori. Il CRM non deve essere appannaggio delle grandi aziende ma deve essere un modello da seguire, con i dovuti aggiustamenti, anche dalla piccola bottega. E’ quello che faccio io; per raccontare della mia filosofia aziendale cito sempre una frase di Seth Godin, grande scrittore, comunicatore e agente del cambiamento: ‘nel proprio lavoro bisogna avere l’OTAKU’, che in giapponese significa passione, ricerca, eleganza e aggiungo io capacità  di sviluppare sinergie. Da qui secondo me bisogna partire per un nuovo modello di business”.





La mobile economy in Italia

1 03 2012

Alcuni dati interessanti sul trend della mobile economy nel nostro Paese sono emersi dalla sessione plenaria di apertura del Forum della Comunicazione Digitale 2012, che si è svolta a Milano in questo mese. Alcuni dati, ricavati da una campione di 1.064 utenti ma provenienti da un’indagine mondiale realizzata su 70mila internauti: il 91% degli Italiani utilizza la rete da pc, il 28% da smartphone (registrando un aumento di ben 80 punti percentuali rispetto al 2010), il 5% da tablet, il 7% da game console e il 5% da connected tv. I dispositivi mobili vengono utilizzati primariamente per inviare e ricevere le mail, ma anche per il social networking. PER SAPERNE DI PIU’.





Un social network aziendale aiuta a sentirsi partecipi del cambiamento

1 03 2012

Alberto Negrini, partner Flipfly sarà all’Innovative Afternoon Inno2days a condurre un business game (con Francesca Vigorelli e Paolo Cervari) durante il quale saranno raccolte una serie di idee innovative: le più meritevoli verranno premiate con un Hot-Spot Wi-Fi. Dichiara: “introdurre un social network in azienda significa dare spazio alle idee, stimolare la partecipazione, garantire l’imparzialità nel giudizio e premiare l’eccellenza. Alla base di un social network aziendale c’è la condivisione, l’interazione tra figure e livelli gerarchici che spesso non entrano in relazione e la co-creazione di stimoli che crescono con l’apporto di  tutti. Il contributo di ognuno, anche solo di chi ha partecipato alla semplice evoluzione di un’idea proposta da un altro, viene positivamente riconosciuto e incentivato all’interno delle organizzazioni! Un social network aziendale può infatti attivare una competizione sana e produttiva per aumentare il senso di appartenenza, sentirsi squadra e partecipe del cambiamento”.





La motivazione è fiducia e la fiducia un valore economico

24 02 2012

Sulla necessità di avere un sostegno all’innovazione nelle aziende, in modo da intervenire con efficacia nella competizione globale, è intervenuto Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza: “le nuove imprese hanno sempre più bisogno di professionalità qualificate e diversificate, da quelle tecniche a quelle commerciali. La novità è che oggi sono necessari anche professionisti della motivazione che sappiano spronare le imprese ad affrontare ogni giorno le sfide di un mercato sempre più impegnativo. Perché la motivazione è fiducia e la fiducia è un valore economico”.





Realtà e prospettive dell’e-business nelle aziende italiane

24 02 2012

A fine gennaio è stato reso noto da Federcomin, in collaborazione con IDC, il rapporto “E-business: realtà e prospettive”, sulla diffusione di Internet nelle aziende italiane. L’indagine è stata effettuata, per  approfondire la conoscenza aziendale di applicazioni sviluppabili in Internet, su 1.000 aziende in cui sono stati intervistati i responsabili IT (e i risultati sono già pubblicati) e su un campione di altre 200 imprese, di cui sono stati sentiti i responsabili vendite, marketing, acquisti, logistica e produzione. Questi i risultati: il 78% delle aziende ha sviluppato una soluzione e-business e il 17% prevede di farlo in futuro. L’online banking è l’applicazione più diffusa (nel 77% delle aziende, mentre non è interessato solo il 12%); le soluzioni di Supply Chain Management sono state adottate nel 16% dei casi ma il 66% vuole farlo o a breve o a lungo termine e solo il 18% non è interessato e infine il 58% delle aziende ha realizzato applicazioni ecommerce mentre il 42% non prevede di farlo.





I fondi (spesso sconosciuti) di Regione Lombardia per lo sviluppo di tecnologie innovative

23 02 2012

Susy Longoni di Innovhub, coordinatrice di Inno2days, ci ha lasciato la sua testimonianza sulle problematiche relative ai fondi: “non sempre i bandi e le iniziative di supporto sono sotto i riflettori e spesso le aziende hanno difficoltà a ‘scoprire’ che queste opportunità esistono e a capire come poterne usufruire. Cito ad esempio la Misure 124 ‘Cooperazione per sviluppo prodotti, processi, tecnologie nel settore agricolo, alimentare e forestale’ di Regione Lombardia: offre contributi a fondo perduto da impiegare per lo sviluppo di  tecnologie innovative per i sistemi di gestione in rete, logistica e flusso dei dati, o di tecnologie da applicare nel processo produttivo, anche per migliorare l’efficienza ambientale. Un’ottima opportunità per le aziende dei settori tradizionali di fare rete e meglio competere a livello nazionale e internazionale. Purtroppo molte aziende, e mi riferisco in particolar modo alle aziende agricole, meno presenti su internet, non sono a conoscenza di questa misura. L’innovazione interessa tutti i settori, tradizionali e non e deve essere messa alla portata di tutti. Ecco perché è così importante, per noi operatori, saper dialogare con tutte le tipologie di impresa”. Per maggiori informazioni sulla Misure 124: http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=DG_Agricoltura%2FDetail&cid=1213302755213&pagename=DG_AGRWrapper.





La crescita esponenziale di Twitter

23 02 2012

I social networks fanno ormai parte del nostro mondo e stanno prendendo sempre più piede; due sono quelli che la fanno da padrone, Facebook e Twitter. Il primo conta 850 milioni di iscritti al mondo e 21 in Italia, il secondo ha raggiunto 500 milioni nel globo da ieri e nel nostro Paese si aggira sui 2 milioni. Quello che sorprende è però la velocità con cui Twitter, nato nel marzo 2006, sta aumentando i suoi utenti; il calcolo è di Twopcharts (il sito che tiene sotto stretto monitoraggio il numero degli utenti iscritti al social network) perché gli ultimi dati forniti ufficialmente da Twitter sono dell’aprile 2011 e parlavano di 200 milioni di iscritti. Ecco il passo di questo social network: 12,7 nuovi utenti al secondo, 762 al minuto, 45.720 ogni ora, oltre un milione al giorno e quasi 33 milioni al mese con una crescita del 6% al mese; nelle ultime 24 ore si ci sarebbero state quasi 900.000 nuove registrazioni, con picchi di quasi 50.000 all’ora nelle ore centrali della giornata. Rispetto a un anno fa gli iscritti a Twitter sono quindi più che raddoppiati, con un trend inverso rispetto a Facebook e questi ritmi di crescita fanno presagire un raddoppio degli iscritti in un anno e mezzo. Questo successo è sicuramente dovuto, oltre alla brevità del messaggio che si può postare, anche alla voglia di comunicare di politici e celebrities; in Italia, ad esempio, gli iscritti più seguiti sono, dopo l’account della community italiana di Twitter, Jovanotti con 860.000 follower e Valentino Rossi e Rosario Fiorello con un seguito compreso tra i 623.000 e i 488.000 utenti.





Innovazione significa avere coraggio, soffrire e essere sostenuti dall’ambiente circostante

22 02 2012

Giuseppe Mascitelli, CEO e founder Filmare, ci ha spiegato cosa significa per lui ‘psicologia dell’innovazione’: “la caratteristica psicologica alla base dell’innovazione è il coraggio, quello di lasciare un sentiero già conosciuto e noto per avventurarsi in un luogo ignoto. Specialmente in tempi di recessione, quello infatti che viene meno è il coraggio, ucciso dalla paura… Riuscire a pensare che possano esistere alternative e avere coraggio è il primo passo; lasciare la vecchia strada per la nuova, però, provoca dolore ed è per questo che spesso non ci si avventura nell’innovazione. La strada dell’innovazione, derivando dal coraggio e dalla voglia di soffrire, è piena di incidenti; spesso non arriva da dove la si ricerca e può essere legata al caso. La storia delle grandi scoperte dell’uomo, a volte, è infatti nata da strade che non hanno portato a nulla o dal raggiungimento di strade diverse rispetto a quelle che si era pensato di raggiungere, o da percorsi che sono serviti ad altri. Da una parte, quindi, l’innovatore è una persona seria e pronta alla sofferenza, dall’altra uno a cui le cose possono succedere per caso perché non programmate come lui aveva pensato. L’innovazione ha infine una forte componente emotiva ed è nutrita dall’ambiente circostante: la voglia di innovare, se non sostenuta, può passare velocemente. L’innovazione va coltivata con l’intero sistema Paese, senza trascurare alcun aspetto, perché difficilmente nasce spontanea”.





I risultati di “Innovatori Jam 2011”

22 02 2012

In questi giorni sono usciti i risultati di “Innovatori Jam 2011”, il concorso lanciato il 13 e 14 settembre 2011 dall’Agenzia per l’Innovazione, che ha chiamato a raccolta il popolo della rete per contribuire a discutere di innovazione. La partecipazione è stata ampia: 2.500 persone, 4.000 post attorno a 10 temi, 12.775 visite, 134.282 pagine viste. Per saperne di più e scaricare tutti i risultati, consultate il BLOG DI QUESTIO.